Note per una lettura sacrale dei David pasoliniani

Abstract

La serie palinsestica dei David, testimonianza della storia della scrittura pasoliniana dalle iniziali fino alle ultime prove, fa parte dell’operazione letteraria che meglio rappresenta lo sdoppiamen-to autoriale in corso pressoché permanente nell’opera di Pasolini, ovvero della riscrittura palinodica delle poesie friulane. Il mio contributo si occupa di uno dei due unici componimenti di cui viene esibita l’inversione speculare attraverso le varianti che articolano stilisticamente il processo della riscrittura. In un quadro di riferimenti consonante con la materia tematica dei riti di morte-rinascita e il ruolo seman-tico del topos mortuario, il lavoro presenta l’intero corpus, una sorta d’intertesto autotestuale composto da dodici frammenti tra originali friulani e versioni italiane, attraverso l’analisi delle pur minime va-rianti nella loro valenza di tasselli nella costruzione della serie testuale.

The palimpsestic series David bears witness to the history of Pasolini’s writing throughout his career, from his earliest to latest works. This literary work in which he rewrites Friulian poems employing a palinode technique best represents Pasolini’s oeuvre. My contribution deals with one of the only two poems where the specular inversion is attained by means of the variants that stylistically articulate the rewriting process. Within a framework of references that relates to the themes of death-re-birth rites and the semantic role of the mortuary topos, this work presents the entire corpus through the analysis of minimal variants. It claims that they are valuable for the construction of self-referentiality and analyzes the intertext present in the twelve fragments of Friulian originals and the Italian versions.