dc.contributor.advisor | García San José, Daniel | es |
dc.creator | Fanni, Simona | es |
dc.date.accessioned | 2020-04-14T09:26:31Z | |
dc.date.available | 2020-04-14T09:26:31Z | |
dc.date.issued | 2020-02 | |
dc.identifier.uri | https://hdl.handle.net/11441/95118 | |
dc.description.abstract | La presente tesi mira a saggiare lo scenario giuridico internazionale concernente i
campioni biologici umani e la ricerca biomedica. Il progetto si articola in tre Capitoli, che
mirano a ricostruire, rispettivamente, lo statuto dei materiali biologici umani, la cornice
giuridica internazionale e, infine, le questioni relative alle biobanche e alla ricerca
biomedica, al fine di formulare alcune proposte.
L’obiettivo del Capitolo I è offrire una contestualizzazione della riflessione che la tesi
sviluppa, concentrandosi, innanzitutto, su una premessa biologica e medica che affronta
le questioni scientifiche inerenti ai materiali biologici umani. In questo senso, si pone in
luce che il tratto peculiare e caratterizzante di questi ultimi è costituito dal DNA che essi
contengono, che li connota biologicamente e giuridicamente. Sotto quest’aspetto, si
prendono in considerazione le principali implicazioni scientifiche che interessano la
ricerca biomedica: si esplorano gli avanzati orizzonti della ricerca con il proposito di
chiarire la peculiare importanza che i materiali biologici umani hanno acquisito per la
scienza e al fine di evidenziare le tipologie di ricerca biomedica più pregnanti per la nostra
riflessione. Alla luce di tale premessa, si definisce il quadro storico, filosofico e giuridico
d’interesse, enfatizzando le tematiche relative all’autoproprietà e alla dicotomia fra la
dimensione spirituale e fisica del corpo umano e delle sue parti separate. In linea con tali
considerazioni, la tesi analizza la concezione tripartita dello statuto dei materiali biologici
umani che è stata formulata in dottrina, in particolare da Matteo Macilotti, e che distingue
tre dimensioni, materiale, informativa e umana. Il trittico definitorio dello statuo dei
campioni biologici umani costituisce lo sfondo rispetto al quale si esaminano i principali
approcci sviluppati nei sistemi di common law e di civil law, con particolare riferimento
a decisioni di fondamentale pregnanza come: Moore v. Regents of University of
California; Greenberg v. Miami Children's Hospital; Washington University v. Catalona.
Gli ordinamenti giuridici dell’Italia, della Spagna, della Francia e della Germania hanno
rappresentato i riferimenti dell’analisi sviluppata in merito ai sistemi di civil law,
specialmente attraverso la comparazione e la giustapposizione fra i paradigmi giuridici
rispettivamente adottati. Al riguardo, appare opportuno specificare la logica sottesa alla
selezione compiuta. L’individuazione delle realtà nazionali da esaminarsi si è fondata
sull’incisività, la pertinenza e la rappresentatività delle scelte e degli strumenti normativi
adottati dai Legislatori dei Paesi considerati e sull’apporto specifico che le giurisprudenze
nazionali hanno offerto nell’esplicazione dell’intento definitorio e di inquadramento
giuridico dei materiali biologici umani, specialmente in relazione alla ricerca biomedica.
Il Capitolo II si concentra sulle risposte che hanno offerto l’ordinamento internazionale
e dell’Unione Europea in relazione ai materiali biologici umani e alla ricerca biomedica.
L’attenzione si focalizza, a livello globale, sull’esperienza dell’UNESCO e, a livello
regionale, sul Consiglio d’Europa e sull’Unione Europea, al fine di esplorare le risposte
che tali Organizzazioni hanno adottato per affrontare alcune delle problematiche più
salienti. A tale riguardo, si pone l’accento sugli strumenti applicabili nell’ambito della
nostra riflessione che sono stati adottati nelle cornici considerate. In primo luogo, l’analisi
si sviluppa in rapporto allo scenario globale e, dunque, all’esperienza dell’UNESCO nel
contesto del Programma di Bioetica, nel cui quadro sono state approvate la Dichiarazione
Universale sul Genoma Umano e i Diritti Umani, la Dichiarazione Internazionale sui Dati
Genetici Umani e la Dichiarazione Universale sulla Bioetica e i Diritti Umani, oggetto di approfondimento nella tesi. L’attenzione si sposta successivamente sulla realtà regionale
e, nell’ambito del Consiglio d’Europa, si sofferma sulla Convenzione Europea sui Diritti
Umani e la Biomedicina e i Suoi Protocolli Addizionali, così come sulla
Raccomandazione Rec (2016) 6. Infine, con riferimento all’Unione Europea, si
ricostruisce il quadro che emerge dalle fonti di primo livello, in particolare
dall’architettura dei Trattati e dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Il diritto secondario dell’Unione Europea viene in rilievo e viene diffusamente esplorato
con riguardo specialmente alla Direttiva 98/44/CE, alla Direttiva 2004/23/CE e al
Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, anche noto con l’acronimo inglese
GDPR. Il Capitolo II, infine, ripercorre le pronunce più significative della Corte Europea
dei Diritti dell’Uomo e della Corte di Giustizia. Benché nessuna delle due Corti si sia
specificamente dedicata al tema dei materiali biologici umani e della loro donazione,
alcune sentenze rese dai due Organi sono comunque rilevanti in rapporto ad alcuni
pregnanti profili. In tal senso, si prendono in considerazione le seguenti decisioni: S. and
Marper c. Regno Unito, Elberte c. Lettonia e Parrillo c. Italia, nella giurisprudenza della
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo; Omega Spielhallen- und AutomatenaufstellungsGmbH c. Oberbürgermeisterin der Bundesstadt Bonn (C-36/02); Oliver Brüstle c.
Greenpeace eV. (C-34/10); International Stem Cell Corporation v Comptroller General
of Patents, Designs and Trade Marks (Case C-364/13); Regno dei Paesi Passi c.
Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea (C-377/98).
Il Capitolo III analizza il panorama internazionale relativo alle biobanche e alla ricerca
biomedica, con il proposito di formulare alcune proposte. In particolare, le biobanche
sono prese in considerazione in quanto “Encyclopedia of tomorrow”, al fine di chiarire
come il diritto internazionale abbia cercato di assicurare un approccio adeguato alle
problematiche che, in tale ambito, si ricollegano ai materiali biologici umani,
specialmente dalla prospettiva dell’accesso giusto ed equo. Successivamente, vengono
esaminate approfonditamente le tematiche inerenti alla ricerca biomedica, soprattutto con
riguardo alle pratiche avanzate implicanti l’impiego dei materiali biologici umani e, in
questa prospettiva, la riflessione viene inquadrata nell’ottica dei diritti umani. Al rispetto,
si esamina il diritto alla scienza e al godimento dei benefici del progresso scientifico quale
paradigma di inquadramento appropriato nell’alveo del diritto internazionale dei diritti
umani, così come il diritto alla salute, con particolare riferimento al suo noyau dur, inteso
come il più elevato livello di salute raggiungibile. Conclusivamente, vengono formulate
alcune proposte, specialmente l’adozione di uno strumento di soft law “forte”, in linea
con la “nuova normatività graduata” che va affermandosi nell’ambito del diritto
internazionale in risposta all’attuale “affaticamento dei trattati”. | es |
dc.description.abstract | La presente tesis pretende explorar el escenario jurídico internacional inherente a la
donación de las muestras biológicas humanas y la investigación biomédica. El proyecto
se articula en tres Capítulos, que se concentran respectivamente en la determinación del
estatuto de las muestras biológicas humanas, en el cuadro jurídico internacional y,
finalmente, en las cuestiones relativas a los biobancos y la investigación biomedica, para
poder formular unas propuestas.
El Capítulo I tiene como objetivo contextualizar la reflexión que la tesis desarrolla,
enfocándose, ante todo, en las cuestiones médicas y biológicas relacionadas con las
muestras biológicas humanas. En este sentido, se pone de relieve que el ADN contenido
en la muestras biológicas constituye su rasgo caracterizador principal, desde el punto de
vista tanto biológico como jurídico. Al respecto, se toman en consideración las
implicaciones científicas más relevantes: se analizan los avances de la investigación
biomédica con el propósito de aclarar la relevancia de los materiales biológicos humanos
para la ciencia y para identificar y subrayar los tipos de investigación biomédica
relevantes para nuestra reflexión. Bajo esta premisa, se define el escenario histórico,
filosófico y jurídico, haciendo hicapié en las cuestiones inherentes a la autopropriedad y
la dicotomía entre la esfera física y la esfera spiritual que atañen al cuerpo humano íntegro
y sus partes separadas. En línea con estas consideraciones, la tesis analiza la concepción
tripartida del estatuto de las muestras biológicas humanas propuesta desde la doctrina , la
que distingue tres dimensiones: la dimensión material, la dimensión informativa y la
dimensión humana. Esta concepción tripartida contituye el punto de partida para
desarrollar el análisis de los enfoques adoptados en el marco de lo sistemas de common
law y de civil law, con referencia, en particular, a las decisiones más significativas, tales
como: Moore v. Regents of University of California; Greenberg v. Miami Children's
Hospital; Washington University v. Catalona. Italia, España, Francia y Alemania
representan los ordenamientos jurídicos de referencia para analizar los enfoques
adoptados en el sistema de civil law, sobre todo a través de la comparación entre las
soluciones normativas que los caracterizan. Al respecto, aparece conveniente aclarar
porque se han elegido dichos Países para llevar a cabo el análisis de la dimensión
nacional. En particular, se han identificado los sistemas nacionales relevantes a la luz de
la pertiencia y la representatividad de sus respectivos cuadros normativos, así como en
virtud de la contribución de su respectiva jurisprudencia en relación con la definición del
estatuto y del régimen jurídico de las muestras biológicas humanas, con específica
referencia a la investigación biomédica y desde una perspectiva más amplia.
El Capítulo II se concentra en el análisis de las respuestas que el ordenamiento
internacional y el ordenamiento de la Unión Europea han proporcionado con respecto a
las muestras biológicas humana y la investigación biomédica. La perspectiva se enfoca,
a nivel global, en la experiencia de la UNESCO y, a nivel regional, en la experiencia del
Consejo de Europa y de la Unión Europea, con el propósito de explorar las soluciones
propuestas en el marco de tales Organizaciones, en particular, los instrumentos más
significativos adoptados. Desde este punto de vista, en el contexto de la UNESCO, se
examinan en profundidad la Declaración Universal sobre el Genoma Humano y los
Derechos Humanos, la Declaración Internacional sobre los Datos Genéticos Humanos y
la Declaración Universal sobre Bioética y Derechos Humanos. En el marco del Consejo de Europa, la reflexión se concentra en el Convenio sobre Derechos Humanos y
Biomedicina y sus Protocolos Adicionales, así como en la Recomendación Rec (2016) 6.
En fin, se analiza el cuadro de la Unión Europea, mediante la reconstrucción de la
“arquitectura” de los Tratados y se hace hincapié en la Carta de los Derechos
Fundamentales de la Unión Europea, con respecto a las fuentes primarias. Entre las
fuentes derivadas, se ponen de relieve la Directiva 98/44/EC, la Directiva 2004/23/EC y
el Reglamento General de Protección de Datos. Finalmente, se toma en consideración la
jurisprudencia del Tribunal Europeo de Derechos Humanos y de la Corte de Justicia
Europea. En particular, se examinan las sentencias S. and Marper c. Reino Unido, Elberte
c. Letonia, Parrillo c. Italia, emitidas por el Tribunal Europeo de Derechos Humanos, y
las decisiones de la Corte de Justicia Europea Omega Spielhallen- und
Automatenaufstellungs-GmbH c. Oberbürgermeisterin der Bundesstadt Bonn (C-36/02);
Oliver Brüstle c. Greenpeace eV. (C-34/10), International Stem Cell Corporation v
Comptroller General of Patents, Designs and Trade Marks (Case C-364/13) y Reino de
los Países Basos c. Parlamento Europeo y Consejo de la Unión Europea (C-377/98).
El Capítulo III se concentra en el escenario internacional relativo a los biobancos y a la
investigación biomédica con el propósito de formular unas propuestas. En particular, los
biobancos se toman en consideración en relación con su naturaleza de “Encyclopedia of
tomorrow”, para aclarar como el ordenamiento jurídico internacional ha intentado
elaborar un enfoque adecuado para enfrentarse a las cuestiones inherentes a los materiales
biológicos humanos desde el punto de vista del acceso justo e igualitario. A continuación,
se profundiza el análisis de la investigación biomédica con referencia a las prácticas
cinetíficas avanzadas que implican el utilizo de los materiales biológicos humanos,
encuadrando el tema en el marco de los derechos humanos. A este respecto, se toma en
consideración el derecho a la ciencia y a gozar los beneficios del progreso científico como
paradigma apropriado para desarrollar la reflexión, así como el núcleo duro del derecho
a la salud. Finalmente, se formulan algunas propuestas, especialmente la adopción de una
herramienta de soft law “fuerte”, en línea con la nueva normativdad gradual que viene
afirmándose en el derecho internacional en respuesta a la actual treaty fatigue. | es |
dc.format | application/pdf | es |
dc.format.extent | 444 p. | es |
dc.language.iso | ita | es |
dc.rights | Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 Internacional | * |
dc.rights.uri | http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ | * |
dc.title | La donazione dei materiali biologici umani ai fini della ricerca biomedica nell’ambito del diritto internazionale e del diritto dell’Unione Europea | es |
dc.title.alternative | Donación de las muestras biológicas humanas con fines de investigación biomédica en el marco del Derecho Internacional y el Derecho de la Unión Europea | es |
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dc.contributor.affiliation | Universidad de Sevilla. Departamento de Derecho Internacional Público y Relaciones Internacionales | es |
dc.publication.endPage | 444 p. | es |