Il protagonismo delle donne italiane per la crescita del paese

Abstract

Questo studio indaga la condizione femminile in Italia a partire dalla metà del XX secolo, quando, il movimento femminile, ottenne nel 1946 il diritto al voto. La spinta femminile per l'emancipazione diminuì con il raggiungimento del diritto al voto, nel 1946 per poi rafforzarsi a partire dagli anni sessanta. Si è, dunque, verificato il rafforzamento del movimento femminista che rivendicò gli stessi diritti degli uomini nella famiglia, nel lavoro e nella società. La Costituzione italiana del 1948 garantiva pari diritti in ogni campo (le donne hanno pari dignità sociale e uguali diritti rispetto al genere maschile, secondo l'articolo tre della Costituzione). Questo venne tradotto in legge effettiva solo con la riforma del diritto di famiglia del 1975, e l'apertura degli anni '90 al servizio militare femminile, l'ultima categoria rimasta ad essere esclusivamente maschile, fino all'introduzione della nuova norma. Lo studio analizza: 1 Donne e politica in Italia tra l’ ‘800 e il ‘900: - Cristina Trivulzio di Belgiojoso - la madre di tutti i femminismi; - Anna Maria Mozzoni - La più importante femminista italiana dell’800; - Gisella Floreanini - la prima ministra italiana; - Carla Capponi - medaglia d’oro al valor militare; - Nilde Iotti - la prima donna Presidente alla Camera dei Deputati; - Marisa Cinciari Rodano - la prima donna Vice Presidente alla Camera dei Deputati; - Le nostre ventuno madri costituenti; 2 Le leggi che hanno cambiato la vita delle donne italiane dal 1865 ai giorni nostri 3 I movimenti femminili in Europa 4 Comparazione dello status delle donne italiane con quello delle donne di altre nazioni 5 Le donne nella società italiana contemporanea